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Sei capitato per caso in montagna e sei rimasto entusiasta dell’ambiente? Hai visto o conosciuto persone che vanno in montagna e ti hanno descritto questa bella e appagante maniera di vivere all’aria aperta, ma non sai da che parte iniziare?
Bene, anch’io la prima volta che ho scoperto questo mondo mi sono trovato nella stessa situazione!
Fare escursionismo è bello e non occorre essere dei “Messner” per praticarlo, basta essere soltanto un pizzico sportivi ed il resto lo fa la tua voglia di andar per monti.
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Ecco il primo scoglio: essere un pizzico sportivi! Per praticare escursionismo non devi fare allenamenti alla Rambo in palestra o correre le maratone, ti basta iniziare con un po’ di vita attiva e con una corsetta serale e nemmeno tutti i giorni.
Se sei sempre stato con il fondoschiena appiccicato al divano, inizia con le seguenti azioni quotidiane:
Usa le scale per salire a casa.
Se ti è possibile, vai a lavorare a piedi o in bicicletta. Se vivi in città usa i mezzi e vai a piedi.
Quando sei in ufficio ogni tanto fai quattro passi e in pausa pranzo, se puoi, esci e vai a piedi nel luogo in cui ti rechi abitualmente a mangiare. Anzi se c’è né uno un po’ più lontano meglio. Se devi prendere l’auto, parcheggiala lontano e cammina!
Nel fine settimana, lascia a casa il più possibile l’auto e vai a piedi o in bicicletta.
Vedrai che già dopo un paio di settimane, ti senti meglio sia fisicamente che mentalmente se poi gli aggiungi per gradi la fatidica corsetta vedrai che sarà ancora meglio!
La prima volta che vai a correre non devi pensare di fare una gara podistica, anzi direi che forse è meglio iniziare solo con una camminata veloce per circa 30 minuti, non di più. Cerca di fare questa attività due volte alla settimana. E’ importante che lo fai in un momento di tranquillità con vestiti comodi (tuta) e senza fretta. Con un pizzico di sacrificio e organizzazione il tempo si riesce a trovare. Dopo un paio di settimane che hai fatto la camminata veloce inizi nei tuoi 30 minuti di attività ad inserire 5 - 8 minuti di corsa blanda a metà del tuo allenamento. Mi raccomando inizia con 10 minuti di camminata veloce, poi 5 - 8 minuti di corsa blanda e poi ti rimetti a camminare fino al trentesimo minuto. Ogni settimana aggiungi due minuti di corsa e vedrai che alla fine riuscirai a farti una corsetta di 30 minuti senza sentire la necessità di fermarti. Ricordati di fare sempre una camminata veloce prima e dopo la corsa: il prima serve a scaldarti e il dopo a defaticare. Avrai un beneficio incredibile, ti sentirai più attivo, l’ottimismo inizierà ad invadere la tua testa. Se la corsa non ti entusiasma puoi sempre sostituirla con la bicicletta!
Se invece fai palestra ma pratichi solo pesi, inizia a correre un pochino perché per fare escursionismo occorre molta resistenza e non troppi muscoli pesanti e legati!
Se pratichi sport aerobici, allora sei fisicamente pronto per iniziare la tua prima escursione!
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LA TUA PRIMA ESCURSIONE
Prima di affrontare la tua prima escursione considera quanto ti elenco qui sotto, meglio iniziare con qualcosa di facile per testare le proprie capacità e vedrai che sarà uno spasso!
Scegli un escursione di massimo 500 / 600 m di dislivello, anche se potresti fare di più! Ricorda che la camminata in montagna è sempre diversa da una corsa in pianura, e se è vero che hai fiato, non è detto che hai gambe e articolazioni sufficientemente allenate ai sentieri. Le prime volte è sempre meglio non esagerare.
Scegli un percorso facile, senza tratti tecnici o dove occorre appoggiare mani ecc… almeno per la prima volta. A fine escursione potrai capire se la prossima uscita potrai farla un pizzico più impegnativa.
Utilizza i bastoncini, sono ottimi per preservare le articolazioni. Grazie ai bastoncini scarichi parte del peso sulle braccia e non sovraccarichi le articolazioni ed inoltre fai meno fatica a camminare.
Utilizza sempre scarponcini da trekking, per le prime escursioni non acquistare calzature troppo tecniche, l’importante che siano impermeabili e che abbiano il collo alto e una buona suola non troppo rigida.
Vestiti correttamente e prepara lo zaino con quello che realmente serve, avere troppo peso addosso significa fare più fatica. Ho scritto un piccolo vademecum anche per questo.
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I COSA E I COME!
Se vuoi approfondire la conoscenza di argomenti come l'attrezzatura, il modo corretto di muoversi e altro eccoti un elenco di cose da leggere:
Ci sarebbe da scrivere un libro sull'abbigliamento più adatto per la montagna! Una volta, come raccontavano i veci alpini, si utilizzavano gli indumenti di scarto, quelli che non si indossavano più perché rotti o con macchie ormai indelebili. Si usavano i vecchi pantaloni in peltro, le camice di flanella e il maglione di lana con qualche buco. Qualche nostalgico del passato ogni tanto lo vedo in giro vestito in questo modo ma a parte l'aspetto vintage, che potrebbe affascinare il gentil sesso, ci sono molti svantaggi nel vestirsi in quel modo. La lana è un tessuto naturale eccezionale per la sue caratteristiche, ma purtroppo non può eguagliare il sintetico. Non è solo una questione di materiali, ma è anche una questione di vestibilità! la cara vecchia camicia di flanella tiene caldo, ma non potrà mai eguagliare la maglia leggermente aderente in capilene. Vuoi sapere perché? te lo spiego!
Il vestiario aderente o comunque non largo evita la dispersione del calore ed è come indossare una seconda pelle che ci darà una maggiore libertà di movimento. Inoltre gli altri vantaggi del vestiario sintetico sono l'elevata traspirabilità, si asciugano velocemente ed hanno un ingombro ridotto. Lascio alla tua immaginazione pratica i vantaggi che ti ho elencato sopra.
Una volta che ci siamo comprati tutti gli indumenti in tessuto tecnico, come li indossiamo? O meglio cosa ci mettiamo per ogni occasione: pioggia, vento, caldo, freddo, neve ecc…??
I capi che vi consiglio tenere nel vostro armadio della montagna:
Magliette intime in tessuto tecnico, leggero per l’estate in capilene per l’inverno.
Micropile
Micropile windstopper smanicato, utile nelle mezze stagioni ed in estate o come strato aggiuntivo al micropile in inverno.
Softshell, una via di mezzo tra la giacca a vento ed il pile, molto utile e versatile in tutte le stagioni.
Giacca a vento in goretex, di norma la lascio nello zaino, ma è indispensabile in caso di pioggia o forte vento.
Calze in tessuto tecnico, sono costose ma vi garantisco che vi salvano i piedi nelle escursioni più impegnative. Ovviamente devono essere accoppiate ad un buon scarpone.
Guanti e cappellino, consiglio di prenderli comodi ed anch’essi in tessuto sintetico.
La regola fondamentale è quella di vestirsi sempre a “cipolla”, non nel senso letterale della parola, ma di indossare vari strati di vestiario: dal più leggero a contatto con la pelle, al più pesante ed isolante all’esterno. Questo ci permetterà di togliere uno strato di vestiario mano a mano che l’ambiente o il nostro corpo si scaldano.
Un consiglio che posso dare è quello di non partire troppo coperti, a meno che non ci sia vento o aria fredda. In inverno specialmente si tende a coprirsi all’inverosimile, per poi fermarsi dopo una mezz’ora sudati con la necessità di spogliarsi. Questo è il momento in cui prenderemo il classico colpo d’aria! E’ meglio invece, un attimo prima di partire, togliersi già lo strato più esterno e pesante e partire più leggeri. Ci scalderemo subito strada facendo e nello stesso tempo non suderemo dopo pochi minuti. Altra cosa importante in qualsiasi stagione è quella di cambiarsi la maglia, se sudata, una volta giunti in cima o prima di una lunga pausa come il pranzo.
Questo discorso vale sia in estate e sia in inverno, con gli opportuni adattamenti che vi spiego nel dettaglio.
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Come meglio vestirci per le uscite con tempo mite o caldo
In estate e nelle mezze stagioni si è portati a pensare che basta poco per vestirsi, ma non è proprio così. A seconda della quota e del meteo può essere necessario indossare indumenti come pile, giacca a vento, cappello e guanti. Per non eccedere nel portarsi indumenti e contestualmente per non lasciare a casa qualcosa di utile eccoti una breve descrizione di ciò che occorre.
La regola fondamentale è sempre quella del vestirsi a cipolla: si parte con indumenti leggeri a contatto con la pelle e ci si copre con indumenti più pesanti. In estate di norma gli indumenti pesanti sono riposti nello zaino e all’occorrenza li indossiamo a seconda delle temperatura e della nostra sensazione.
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