Trekking ad anello tra il Rifugio Tagliaferri e il Vivione
Che dire, quando hai due belle giornate, un bel gruppetto di Hiking Girls e un rifugio con la R maiuscola non può che non essere un bel fine settimana di escursioni sulle montagne delle Orobie tra le provincie di Bergamo, Sondrio e Brescia.
Nel menù del week end oltre a quello della sera in rifugio è prevista una lunga salita con qualche piccolo laghetto, e una serie di cascatelle, un bel sentiero di cresta, laghi alpini, panorami e tanta allegria.
Il primo giorno è tutto in salita, ma tanta! Il sentiero è bello comodo e senza difficoltà e mano a mano che si sale il panorama si apre sempre di più
Abbiamo tempo, ma soprattutto mica siamo qui per tirarci il collo, oggi si sale e non si scende. Ci concediamo delle pause e tra zig zag, un laghetto, un piccolo taglio di percorso e qualche chiacchiera siamo al rifugio.
Il tempo di prendere posto e bere qualcosa il sottoscritto propone di tentare la salita alla cima. Ovviamente sono sempre ottimista e speranzoso ma la rifugista mi tira subito le orecchie: "Guardate che se arrivate tardi non fate la doccia! Il Tornello è lungo ci vuole almeno un'ora e mezza... poi si cena!" In effetti ha proprio ragione. Pensare di partire alle quattro del pomeriggio e rientrare prima delle 19.00 già docciati la vedo dura anch'io! Opto per un piano B suggeritomi e con un manipolo di escursioniste parto alla volta del Passo Belviso così ci affacciamo al Gleno e abbiamo anche un grazioso incontro con un camoscio che fugge al passaggio di due motorizzati presunti autorizzati che brum brum fanno puzza e rumore. Il camoscio se ne guarda bene e scappa alla loro vista.
Discesa per la stessa strada e siamo giusti per la doccia, l'aperitivo e la cena.
Alla sera volevo raccontare qualche favola della buona notte ma c'era chi era già assopito, quindi mi sono dato alla lettura silenziosa per cercare di prendere sonno.
Drin Drin la sveglia suona ma il sottoscritto l'ha anticipata e il gruppo di escursioniste esperte è già in fermento con i preparativi. La guida pigrona si alza con più calma ma l'esperienza pluriennale di rifugi mi permette di essere pronto prima di loro!
Colazione e siamo pronti per la nostra giornata lunga e faticosa sulle montagne orobiche. Prima suoniamo la campana del rifugio!
Il giro di oggi prevede di percorrere il sentiero Curò con i suoi passaggi lievemente esposti e qualche tratto attrezzato non difficilissimo ma che da la giusta dinamica alla giornata
Raggiungiamo la cima del Demigione e qui il sottoscritto dispensa nomi di cime, luoghi, storie, trekking che si possono fare. In pratica servirebbero tre vite intere per vedere tutte le nostre montagne! Per fortuna che da qui ne vediamo tante! Per citarne qualcuna: il Bernina, l'Adamello, L'Ortles, La cima Piazzi e intanto che illustro le valli i nostri telefoni all'unisono ricevono il messaggio di Benvenuti in Svizzera.... mannaggia alle loro potenti antenne che hanno scavalcato tutta la Valtellina per arrivare fino alle Orobie Bergamasche!
Proseguiamo il nostro giro, troviamo altri tratti attrezzati ed infine eccoci al Lago Venerocolo
Piccola pausa e poi si va di variante di percorso. Propongo un piccolo passo che ci fa mettere il naso nel bresciano e verso la Valle di Corteno tra Aprica e Edolo. Ma prima si passa per splendidi laghetti più intimi e nascosti e poi puntiamo decisi al colletto da dove ci appare il gruppo dell'Adamello più maestoso e interessante
Torniamo sui nostri passi e ci sistemiamo sul bordo dei laghetti per fare pausa pranzo e un bel pediluvio per far riprendere i piedi e prepararli alla lunga e infinita discesa a valle con il caldone carontiano che ci fa sudazzare fino alla macchina.
Il rientro? in coda come da tradizione domenicale delle valli bergamasche... lo si sapeva!
Grazie a tutte per aver partecipato e come sempre complimenti per la vostra forza e simpatia